Nel mese di febbraio, ci ricordiamo della nascita, il 12 febbraio 1917, e della morte, il 14 febbraio 1988, di padre Joseph Wresinski, fondatore del Movimento ATD Quarto Mondo.

Non si può capire il Movimento, il suo modo d’essere e d’agire, il suo approccio originale della lotta alla povertà senza tornare alla fonte stessa: la vita, l’azione, il pensiero di padre Joseph Wresinski, uomo nato nella grande povertà, cresciuto nell’esclusione sociale, che, a quarant’anni, dopo essere diventato sacerdote nel 46, ha riscoperto, nella bidonville di Noisy-le-Grand, i suoi, il “suo popolo”, il popolo della miseria e si è impegnato per liberarlo.

Uomo d’azione, Joseph Wresinski è stato anche un uomo di riflessione, di pensiero. Negli ultimi anni della sua vita, tra l’83 e l’86, ci ha lasciato quattro libri.

Tre sono stati tradotti e pubblicati in lingua italiana:

“Parole per il domani” (2001, Città Nuova),“I Poveri sono la Chiesa” (2009, Jaca Book)

“I Poveri, incontro del vero Dio” (2017, Jaca Book).

La Jaca Book a anche editato un libro postumo, “Rifiutare la miseria. Un pensiero politico nato dall’azione” (2014), una raccolta di testi pubblici e politici del fondatore di ATD Quarto Mondo.

Leggere questi libri è il modo migliore per entrare nella complessità e l’originalità dell’approccio Wresinski.  Si scopre cosi il suo carattere profetico, cioè la sua capacità, per riprendere le parole di Luigino Bruni,  di “ispirare la lettura del nostro tempo e l’azione. Ma, aggiunge Bruni,  quando si attinge acqua dal pozzo profondo della storia, occorre tornare alle domande non alle risposte. Le domande, soprattutto se sono grandi , incorporano elementi che non invecchiano e continuano a generare vita, mentre le risposte per essere concrete e utili devono essere necessariamente incarnate nel contesto storico e quindi contingenti e relative”.

Comprate i libri di padre Joseph,  leggeteli, organizzate un circolo di lettura e studio: in questo modo, l’approccio Wresinski si diffonderà in Italia.

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